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CONCORSO ARTISTICO

Carissimi,

    come Associazione Culturale Midrash desideriamo portare alla vostra attenzione un progetto di promozione culturale giovanile.

    

    Di cosa si tratta?

    I frati Cappuccini attingono il loro stile di vita dalla figura di san Francesco di Assisi, che con il suo modo di vivere, sentire e interagire con ciò che lo circondava con ciò che lo abitava, ha rinnovato profondamente la società e il modo di pensare non solo della mentalità della sua epoca, ma anche quello di molte generazioni successive.

    L’arte figurativa è stata l’atmosfera che per prima ha risentito di questa ventata di novità. Da quel momento qualcosa è cambiato in modo irreversibile. A partire da quella ispirazione, i grandi artisti si sono cimentati a commentare e ad emozionare con le loro opere la vita di Francesco, utilizzando i diversi codici e linguaggi espressivi, con lo scopo di far tarpare e di dire una parola nuova su questa figura così effervescente e fraterna. Ognuno con il suo stile, ognuno con la sua sensibilità religiosa o aconfessionale o atea. Tutti hanno detto qualcosa di nuovo su san Francesco; attraverso tutti, Francesco, ha detto qualcosa.

    La prima motivazione che ci spinge è quindi di continuare “a dire” san Francesco, “parlare di” e “far parlare” san Francesco. Una risorsa che noi crediamo inesauribile. Il desiderio che ci spinge è quello della promozione giovanile. Crediamo nelle risorse qualitative, creative e innovative dei giovani, nella loro voglia di plasmare il mondo e di avere una parola da dire. Ci piace l’idea di offrire loro un’opportunità.

    Per questi motivi vi proponiamo il Concorso Artistico “In-Chiostro” sequel della prima edizione "Laudato-sii".

Un progetto pensato in collaborazione con i licei artistici della città di Torino.

I partecipanti saranno chiamati alla creazione di un elaborato dalla multiforme espressione artistica sulla figura di Francesco d’Asissi. L’esperienza è stata pensata in una importante location per la città di Torino: il Monte dei Cappuccini, con una parte didattica proprio sull’architettura dell’edificio storico e un laboratorio di conoscenza sulla figura del santo, al termine dei quali i ragazzi saranno invitati alla “restituzione” in arte. Alla fine dell’anno scolastico, rispettando i modi e i tempi previsti dal concorso, una giuria selezionata, avrà il compito di valutare i lavori esposti nel Chiostro del convento con l’obiettivo di assegnare una piccola borsa di studio.

    

    Attendiamo con gioia una vostra risposta auspicando di potervi incontrare di persona per poter approfondire meglio il racconto di questo “sogno”.

    Pace e bene

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